1) DONATELLA BRIGANTI:
Carissimi,
la sfida, con Wanda, s'è fatta molto interessante! Lo chef Caroli e i suoi
TANTI collaboratori hanno mostrato maggiore impegno. Il luogo che ospitava la
gara era piacevole e rassicurante, con colori vivi che hanno avuto l'impatto
visivo sperato.
Sulla tovaglia c'erano piante e fiori...belli, certo! Ma c'era anche il pout
pourri utilizzato in genere per profumare armadi e cassetti! Nonostante il
nobile fine di ricreare per l'ultima volta, con il suo color verde giardino, un
habitat naturale simile a quello della sacrificata Wanda, non era adatto alla
decorazione della tavola....ne soffriva anche la logistica visto che i piatti
non trovavano una base stabile su cui venir poggiati.
Nel complesso le pietanze cercavano di vincere la partita con una tale
abbondanza d'ingredienti...ma una tale abbondanza d'ingredienti...che mi son
ritrovata stesa sul divano a dover fare i conti con un ambiguo
"riproporsi" di Wanda, a tratti con una imponente rivisitazione di
porcini, forse castagne, pinoli... Nella foga di voler raggiungere la bravura
dello chef Perrone, forse il nostro caro chef Caroli ha un po' esagerato! Si,
al palato giungevano gusti decisi e corposi ma poi lo stomaco chiedeva aiuto, quindi
qualcosa dev'essere andato storto. Il dolce, in compenso, era delicato e
rinfrescante, quasi a voler ristrutturare l'apparato digerente.
La luccicante e coloratissima bomboniera è stata molto apprezzata, un gesto di
particolare attenzione per gli ospiti...peccato che fosse un'idea rubata
proprio allo chef sfidante! (Senza contare anche l'imitazione della
fiaccola!!!) ;-)
Devo ammettere che molti passi avanti sono stati compiuti dallo chef Caroli...
che resta, però, lontano dal raggiungere il Perrone. Ihihih...
Ecco i miei voti:
- Difficoltà di realizzazione 8
- Presentazione dei piatti 8
- Dessert 9
- Gusto, sapori, odori (7) e colori dei piatti 8
- La tavola, come è stata imbandita 8
- Il lavoro e la pulizia della cucina 9
- Denominazione del pranzo 8
Ragazzi miei, quanto mi diverto! Ci tengo a ribadire che sono sempre piacevoli
le ore trascorse insieme e sempre tutti ottimi, in realtà, i pranzi che
prepariamo con il pretesto di strafogarci di amicizia e di allegria!!!
A domaniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
2) CRISTIANA MIGLIO
Ovviamente
non si può che iniziare facendo grandi omaggi alla mitica Wanda, protagonista
indiscussa di un pranzo che nel suo complesso ha saputo unire sapori forti e
freschi in una magica armonia di colori e sorprese, senza nulla togliere alla
complessiva qualità nutrizionale delle portate. Ciò non toglie che questa volta
lo Chef Caroli abbia peccato un po’ in difficoltà di preparazione, scivolando
anche su un accostamento, non sgradevole ma quanto meno azzardato di un primo a
base di salsiccia e un secondo di selvaggina ripiena. Come sempre da ammirare
il grande lavoro del team di collaboratori che questa volta hanno saputo
stupirci con contorni di altissima qualità. Una menzione speciale va al dolce,
di ottima fattura sia per la presentazione che per il gusto
I voti:
-
scelta
del menù: 9
-
difficoltà
di realizzazione: 7
-
presentazione
dei piatti: 10
-
dessert:
10
-
gusto
sapori odori e colori dei piatti: 9
-
la
tavola come è stata imbandita: 10
-
il
lavoro e la pulizia della cucina: come sempre 10
-
denominazione
del pranzo: 8
3)
ALESSANDRO VELLA
Cari
colleghi e sfidanti,
il mio giudizio sul pranzo "Storia di una tacchinella di nome Wanda":
C'è talento nella cucina proposta dallo chef David, e gran voglia di dimostrarlo.
Delicato e raffinato il carpaccio di equino con julienne di verdure servito con guarnizione di frutti di bosco; squisito il tortino di parmigiana.
Buoni i pici con funghi e salsiccia, quest'ultima un pò piccante (ma dichiarato dallo chef nel menu ..." al fuoco dell'Etna").
E poi il piatto forte, Lei la protagonista indiscussa della giornata, la
regina della tavola, la mitica tacchinella Wanda,
straordinaria alla vista con tanto di stelline, una vera delizia, una prelibatezza per il palato
anche dei più esigenti con farcitura di funghi, castagne, pinoli, prugne e con
bacche di ginepro le quali davano alla Wanda un sapore unico ed un gusto
inimitabile ...
un piatto da intenditori!!!
E poi, i
vari contorni di stagione rivisitati con creatività e fantasia.
Ottima la crostata alla frutta preparata con cura, sacrificio e dedizione.
Gradita l'idea di rinfrescarsi con sgroppino al limone e per finire un
simpatico e gentile omaggio dello chef a utti i commensali .... bomboniere
pasquali ... bhè che dire .... difficile fare meglio!!
Scelta del menu: 10
Difficoltà di realizzazione: 9
Presentazione piatti: 9
Gusto,sapori e odori: 9,5
Decorazione tavola: 9
Pulizia: 9,5
Denominazione pranzo: 9
4) FABIOLA CAROLI
Il giudizio che sono chiamata a rendere
per il pranzo proposto dallo chef Caroli cercherà di essere il più possibile
obiettivo.
La fantasia e l'estro dimostrati nella scelta del menù hanno come base di
partenza la denominazione:
"Storia di una tacchinella di nome Wanda"
e come punto di approdo la tacchinella medesima farcita di innumerevoli e
inaspettati sapori quali tra tutti castagne e prugne.
Ad aprire il sipario di un viaggio
culinario "in grande stile" è stato il magnum di prosecco di
Valdobbiadene...
E' necessario affermare senza tema di smentita che nulla è stato lasciato al
caso: la nuova location nel cuore di San Giovanni con una sala da pranzo
raffinata e accogliente, la tavola allestita con i colori del giallo su cui
faceva bella mostra un centrotavola di rose gialle su tappeto di foglie verdi
quasi a voler ricreare, secondo le intenzioni dello chef, l'ambiente campestre
cui era abituata la tacchinella...
Molto apprezzato il binomio di antipasti in cui alla freschezza del carpaccio
di equino ai frutti di bosco seguiva uno sfizioso tortino di parmigiana.
Anche la scelta del primo: "Pici al fuoco dell'Etna" sebbene dal
sapore deciso e piccante, rivelavano la vera anima del percorso gastronomico
proposto, in un connubio di sapori in cui la Toscana incontra il Vulcano e se
ne innamora!!
Che dire poi della "sfavillante" Wanda adagiata su letto di foglie di
campo e decorata a regola d'arte con fiori di ravanelli e completa di
calzini...un vero CAPOLAVORO!!!
Fondamentale inoltre lo sgroppino con decorazione di ribes...per ovvie ragioni
sul dessert non mi pronuncio!
La proposta si concludeva con luccicanti doni offerti dal Caroli (anche
se vanamente promessi nella precedente sfida come "bomboniera" dallo
chef rivale!!!) come ricordo del delizioso pranzo e della povera tacchinella
che ormai aleggiava beata dentro ognuno dei commensali!!!
Il mio responso pertanto dinnanzi a
così tanta ricercatezza nella selezione e nella preparazione del
"boccon divino" offerto dallo Chef Caroli è 10!!!
Complimenti davvero!!!
Un caro in bocca al lupo allo Chef
Perrone che avrà davvero una bella gatta da pelare!!!
A domani...
5)
MASSIMO PRESTIA
Eccoci
qua, alla vigilia del pranzo a casa dello chef Perrone, conclusivo (forse..) di
questa appassionante sfida culinaria siculo-romana con lo chef Caroli (anche se
rumors fanno intendere che ci possano essere curiose sorprese sui ‘confini
geografici’ delle prossime pietanze).
Ho letto con piacere i commenti dei commensali, tutti legati per questioni
affettive a uno dei due chef e tutti in prima linea al lavoro, con passione e
divertimento, durante queste domeniche per la buona riuscita dell’iniziativa.
E’ comprensibile, e a tratti legittimo, dunque, che parte di qualche giudizio,
tra quelli ad oggi espressi, possano sembrare di parte. Ci sta tutto, sarebbe
stato fin troppo anormale il contrario. Anzi, sinceramente mi sarei aspettato
meno obiettività. Invece con grande piacere sono stato smentito dai fatti.
Anche i commenti odierni al pranzo dello chef Caroli, nel complesso rispecchiano
quanto effettivamente percepito e assimilato dai nostri sensi. Per questo
rivolgo un plauso a tutti, per l’impegno e la sportività con cui stanno
interpretando questa iniziativa.
Tornando al pranzo dello chef Caroli, la prima col menù a base di carne, da
rilevare innanzitutto la location. Senza dubbio suggestiva e spiazzante, ma
fornelli un po' insoliti questa volta per lo chef Caroli, che difatti ha dovuto
carburare un po' per prenderne confidenza. 'La storia di una tacchinella di
nome Wanda', il nome/tema del menù. Particolare, che ha incuriosito. Si e'
presentato come un vero percorso gastronomico. Rispetto al primo pranzo lo chef
Caroli ha puntato di piu' sui particolari. Dal come imbandire la tavola, alla
presentazione dei piatti. Uno sforzo che sicuramente va premiato, con
l’intento, tutto sommato riuscito, di evitare che la qualità venisse
sacrificata sull’altare del detto ‘anche l’occhio vuole la sua parte’. Un
pranzo che ha ‘steso’, letteralmente parlando. E questo ha anche il suo ‘peso’
nell’economia del voto. Una tavola colorata, premurosa. Un lavoro pulito.
Ma eccoli i miei voti:
Difficoltà di realizzazione 8,5
- Presentazione dei piatti 9
- Dessert 8,5
- Gusto, sapori, odori e colori dei piatti 9
- La tavola, come è stata imbandita 9
- Il lavoro e la pulizia della cucina 9
- Denominazione del pranzo 8,5